Assedio di Calais (1558)

Privo di qualsiasi difesa naturale, il continuo controllo inglese di Calais dipendeva da fortificazioni mantenute e costruite a qualche costo. Nei pressi di Calais, le forze franco-borgognone erano spesso contrapposte alle forze della guarnigione inglese e al Ducato di Borgogna. Sollevato dal lungo confronto tra Borgogna e Francia, il dominio inglese su Calais fu in grado di prosperare per 150 anni. I francesi e i burgundi ambivano la città, ma preferivano vederla sotto gli inglesi piuttosto che il loro rivale.

Il 1º gennaio 1558, l’avanguardia francese investì Sangatte, Fréthun e Nielles, e il Corpo d’armata ridusse Fort Risban il giorno successivo. Il 3 gennaio, l’artiglieria si trasferì a Fort Nieulay a Rysbank. Thomas, Lord Wentworth, completamente sopraffatto da un attacco lampo, consegnò le chiavi della città ai francesi il 7 gennaio. Il bottino preso dai francesi era più di quanto avessero sperato: cibo per tre mesi e quasi 300 cannoni. Ben presto caddero anche le difese inglesi di Guînes e Hames. Enrico II di Francia arrivò a Calais il 23 gennaio 1558. La Francia aveva riconquistato l’ultimo territorio che aveva perso nella guerra dei Cent’anni e messo fine a due secoli di combattimenti tra Inghilterra e Francia. La nuova amministrazione francese fece una demarcazione particolarmente efficiente del confine, creò una nuova divisione dei terreni agricoli, riorganizzò le 24 parrocchie e ricostruì villaggi e chiese. Nessun danno è venuto ai residenti inglesi: dopo una notte piuttosto scomoda sono stati scortati alle barche in attesa e dato un passaggio sicuro attraverso il Canale della Manica.

In Inghilterra ci fu shock e incredulità per la perdita di questo ultimo territorio continentale. La storia narra che pochi mesi dopo la regina Maria, sul suo letto di morte, disse alle sue dame: “Quando sarò morta e squarciata, troveranno Filippo e Calais inscritti nel mio cuore.”

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