L’acido ellagico si trova nelle piante come acido idrossibenzoico dietetico. Tuttavia, si trova principalmente nei vacuoli vegetali come tannini idrolizzabili cosiddetti ellagitannini. Le ellagitannine sono conosciute come esteri di glucosio acido ellagico che vengono idrolizzati in acido ellagico. L’acido ellagico si trova in alte concentrazioni in molti frutti tra cui fragole, respberries, mirtilli rossi e uva. Inoltre, i frutti con guscio duro come noci e mandorle sono stati rivelati per contenere una quantità significativa di acido ellagico, Questo composto bioattivo è stato segnalato come il principale composto fenolico dei frutti appartenenti al genere Rubus della famiglia delle Rosacee (lamponi rossi e cloudberry), in quanto rappresenta il 77-88% dei composti fenolici valutati in questi frutti.Allo stesso modo, il contenuto di acido ellagico nelle fragole delle specie Fragaxia è stato stimato al 51% dei composti fenolici totali. Studi in vitro e in vivo sull’acido ellagico hanno dimostrato i suoi benefici farmacologici. L’acido ellagico è stato segnalato per avere antimutagenic sui batteri e nei sistemi dei mammiferi pure. Ha anche mostrato forti attività antiossidanti, antinfiammatorie e anti-cancerogene, nonché un migliore effetto conservante contro lo stress ossidativo rispetto alla vitamina E. Il meccanismo dell’effetto antiossidante dell’acido ellagico è stato descritto come consistente nel contribuire alla rigenerazione di antiossidanti cellulari come GSH e ascorbato. Inoltre, l’acido ellagico partecipa all’attivazione o all’induzione di geni enzme come SOD, CAT, GST, NADPH: chinone ossidoreduttasi responsabile della gestione dello stress ossidativo. Il meccanismo degli effetti antimutagenici e anticancerogeni è associato all’inibizione degli enzimi metabolizzanti xenobiotici. L’effetto antitumorale dell’acido ellagico potrebbe essere spiegato dalla modulazione del metabolismo delle tossine ambientali, impedendo l’inizio della carcinogenesi indotta da queste sostanze chimiche.