C. P. Kavafis: “Ithaka”

Tania Sheko
Tania Sheko

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Ott 21, 2017 · 2 min leggere

Pietro e la Luna Intestino da Hazel W. Corson, illustrato da Berthold Tiedemann

Mentre parti per Ithaka
spero che il viaggio sia lungo, pieno di avventura, pieno di scoperte.
Laistrygonians e Ciclopi,
angry Poseidon — non aver paura di loro:
non troverai mai cose del genere sulla tua strada
finché mantieni i tuoi pensieri alti,
finché una rara eccitazione suscita il tuo spirito e il tuo corpo.
Laistrygonians e Ciclopi,
wild Poseidon — non li incontrerai
a meno che tu non li porti dentro la tua anima,
a meno che la tua anima non li metta di fronte a te.
Spero che il viaggio sia lungo.
Che ci siano molte mattine d’estate quando,
con quale piacere,quale gioia,
entri nei porti visti per la prima volta;
che tu possa fermarti alle stazioni commerciali fenicie
per comprare cose belle,
madreperla e corallo, ambra ed ebano,
profumo sensuale di ogni tipo –
tanti profumi sensuali come puoi;
e che tu possa visitare molte città egiziane
per raccogliere depositi di conoscenza dai loro studiosi.
Tenere Ithaka sempre nella vostra mente.
Arrivare lì è ciò per cui sei destinato.
Ma non affrettare affatto il viaggio.
Meglio se dura per anni,
quindi sei vecchio quando raggiungi l’isola,
ricco con tutto ciò che hai guadagnato sulla strada,
non aspettarti che Ithaka ti renda ricco.
Ithaka ti ha dato il meraviglioso viaggio.
Senza di lei non saresti partito.
Non ha più nulla da darti ora.
E se la trovi povera, Ithaka non ti avrà ingannato.
Saggio come sarai diventato, così pieno di esperienza,
avrai capito da allora cosa significano questi Ithaka.

Tradotto da Edmund Keeley/Philip Sherrard

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