Ecuba, in IliadEdit
Ecuba, compare sei volte nell’Iliade. Nel Libro 6.326-96, incontra Ettore al suo ritorno alla polis e gli offre il calice della libagione, istruendolo a offrirlo a Zeus e a berlo lui stesso. Seguendo il consiglio di Ettore, sceglie un abito preso dal tesoro di Alessandro da dare come offerta alla dea e conduce le donne troiane al tempio di Atena per pregare per chiedere aiuto. Nel Libro 22, lei supplica con Ettore di non combattere Achille, esprimendo la sua premonizione di ” mai arrivare a piangere si disposti su una bara.”Nel Libro 24.201-16, è colpita dall’ansia quando viene a sapere del piano di Priamo di recuperare il corpo di Ettore dalla capanna di Achille. Più avanti nello stesso episodio, a 24.287–98, offre a Priamo la coppa di libagione e lo istruisce a pregare Zeus in modo che egli possa ricevere un auspicio favorevole sulla partenza verso il campo acheo. A differenza del primo episodio in cui Hector rifiuta la sua offerta della coppa, Priamo accetta e viene ricompensato con il presagio richiesto. Infine, si lamenta della morte di Ettore in un noto discorso a 24.748-59.
Ecuba in altre opere classichemodifica
Stesicoro afferma che dopo il sacco di Troia, Apollo, ex amante di Ecuba, la portò in salvo e la mise in Licia.
La Bibliotheca (Biblioteca) di Pseudo-Apollodoro afferma che Ecuba ebbe un figlio di nome Troilo con il dio Apollo. Un oracolo profetizzò che Troia non sarebbe stata sconfitta se Troilo avesse raggiunto l’età di 20 anni. Troilo viene ucciso da Achille.
Ecuba è un personaggio principale in due opere di Euripide: Le Donne Troiane e Ecuba. Le Donne Troiane descrivono le conseguenze della caduta di Troia, inclusa la schiavitù di Ecuba da parte di Ulisse. Ecuba si svolge anche subito dopo la caduta di Troia. Polidoro, il figlio più giovane di Priamo ed Ecuba, viene inviato al re Polimestore per la custodia, ma quando Troy cade, Polidoro uccide Polidoro. Ecuba viene a sapere di questo, e quando Polymestor arriva alla città caduta, Ecuba, con l’inganno, lo acceca e uccide i suoi due figli.
Un’altra storia dice che quando fu data a Odisseo come schiava, ringhiò e lo maledisse, così gli dei la trasformarono in un cane, permettendole di fuggire.
In another tradition, Hecuba went mad upon seeing the corpses of her children Polydorus and Polyxena. Dante described this episode, which he derived from Italian sources:
E quando la fortuna volse in basso l’altezza de’ Troian che tutto ardiva, sì che ‘nsieme col regno il re fu casso, Ecuba trista, misera e cattiva, poscia che vide Polissena morta, e del suo Polidoro in su la riva del mar si fu la dolorosa accorta, forsennata latrò sì come cane… | E quando la fortuna rovesciò l’orgoglio dei Troiani, che osarono tutto, così che sia il re che il suo regno furono distrutti, il povero miserabile catturò Ecuba, dopo aver visto la sua Polyxena morta e aver trovato il suo Polydorus sulla spiaggia, fu impazzito dal dolore e cominciò ad abbaiare come un cane… |
– Inferno XXX: 13-20
Un’altra leggenda narra che Ecuba fu trasformata in “una cagnetta dagli occhi infuocati” e che fu sepolta in un luogo “miserabile” chiamato Kynosema (‘tomba del cane’), un “punto di riferimento per i marinai”. Si dice che il Kynosema sia un promontorio situato nella moderna Kilitbahir.