L ‘ eritroplachia (in greco, “area rossa piatta”) è definita come una macchia rossa infuocata che non può essere caratterizzata né clinicamente né patologicamente come qualsiasi altra lesione definibile.
Questi possono apparire come un rosso brillante, liscia, vellutata, lesioni granulari o nodulari spesso con un ben definito margini
adiacente alla mucosa dall’aspetto normale e di solito sono asintomatici.
Il palato molle, il pavimento della bocca, la superficie ventrale della lingua e l’area retro-molare sono i siti di coinvolgimento più comuni.
Eritroplachia è più comune tra le persone di mezza età agli anziani e, soprattutto tra gli uomini. È meno comune della leucoplachia .
La prevalenza di queste lesioni varia dallo 0,02 allo 0,83% in diverse regioni.
Ætiology
I fattori di rischio per l’eritroplachia sono gli stessi del carcinoma a cellule squamose orale.
Diagnosi
L’eritroplachia è raramente multi-centrica e raramente copre vaste aree della bocca. È morbido alla palpazione e
non si indurisce fino a quando non si sviluppa un carcinoma invasivo.
È spesso asintomatico, anche se alcuni pazienti possono lamentare una sensazione dolorante, bruciante o metallica.
Eritroplachia orale ha il più alto rischio di trasformazione maligna rispetto a tutte le altre lesioni della mucosa cioè
Più potenzialmente maligne di tutte le lesioni della mucosa orale.
Tutte le eritroplachie devono essere osservate con estremo sospetto clinico di malignità, in quanto hanno maggiori probabilità di
portare focolai istologici di displasia grave, carcinoma in situ (CIS) o cancro micro-invasivo.
L’incidenza di displasia grave o carcinoma in queste lesioni è molto alta (80 – 90%) e la biopsia è obbligatoria.
Aree di eritroplachia possono anche coesistere con leucoplachia nelle cosiddette lesioni “miste” o “maculate” (eritro-
leucoplachia).
Si deve prestare attenzione ad ottenere un campione bioptico rappresentativo in questi casi, con campionamento di più aree
all’interno della lesione, poiché il carcinoma può essere presente solo focalmente.