Background: La deformità del piede piatto acquisita da adulti è solitamente secondaria al fallimento del tendine posteriore tibiale, con lesioni secondarie al complesso osseo-legamentoso circostante. Raramente, i pazienti possono presentare un normale tendine tibiale posteriore e una lesione isolata del legamento plantare calcaneonavicolare o primaverile. L’attuale studio descrive la presentazione clinica e la gestione operativa di 6 pazienti con rotture isolate del legamento primaverile che presentavano deformità piatte flessibili sintomatiche.
Metodi: Sei pazienti consecutivi con deformità unilaterali del piede piatto secondarie a insufficienza del legamento primaverile sono stati trattati operativamente in un istituto tra il 2003 e il 2010. Tutti i pazienti presentavano deformità sintomatiche del piede piatto recalcitranti alla gestione conservativa. Nessun paziente ha avuto precedenti interventi di chirurgia ricostruttiva del piede piatto, ma tutti avevano subito una combinazione di uso ortotico, immobilizzazione o modifiche di attività prima del trattamento chirurgico. In ogni caso, i risultati intraoperatori hanno dimostrato una rottura del complesso del legamento primaverile con un normale tendine tibiale posteriore. Per affrontare le deformità, sono state eseguite riparazioni dei legamenti primaverili e ricostruzioni aggiuntive del piede piatto. Uno studio grafico retrospettivo è stato eseguito per documentare la presentazione del paziente, i dati demografici e i risultati.
Risultati: L’età media del paziente era di 42 anni. Tutti e 6 i pazienti erano di sesso femminile. Tutti i pazienti presentavano dolore mediale al piede per una media di 27 mesi prima della presentazione. L’anomalia del legamento primaverile è stata dimostrata in tutti e 5 i pazienti che hanno ricevuto la risonanza magnetica preoperatoria. Intraoperatorio, tutti e 6 i pazienti hanno mostrato strappi del legamento primaverile e nessuna significativa anomalia del tendine tibiale posteriore. Tutti e 6 i pazienti sono stati sottoposti a riparazioni del legamento primaverile con o senza ricostruzioni flatfoot aggiuntive. Al follow-up medio di 13 mesi, tutti i pazienti tranne 1 erano senza dolore senza plantari e tutti i pazienti erano senza deformità residua. C’era un singolo paziente con la guarigione ritardata dell’innesto osseo e nessuna altra complicazione minore o maggiore in questa serie.
Conclusioni: La deformità del piede piatto acquisita dall’adulto è solitamente secondaria all’insufficienza del tendine posteriore della tibiale, ma in rari casi può essere secondaria a lesioni isolate del legamento primaverile senza anormalità del tendine posteriore della tibiale. Questa unica entità clinica deve essere considerata nei pazienti che presentano deformità del piede piatto. In questo studio, sebbene non fosse richiesta la risonanza magnetica preoperatoria, ha identificato una sospetta rottura del legamento primaverile in tutti i casi in cui è stata utilizzata. Un’accurata esplorazione intraoperatoria può identificare una lesione al legamento primaverile e un normale tendine tibiale posteriore. Il mancato riconoscimento di una lesione isolata del legamento primaverile come causa primaria di una deformità del piede piatto potrebbe portare a una gestione operativa inappropriata.
Livello di evidenza: Livello IV, studio retrospettivo.