La Directory e rivoluzionario di espansione

La costituzione dell’anno III, che la Convenzione Nazionale aveva approvato, collocato potere esecutivo in una Directory di cinque membri e il potere legislativo in due camere, il Consiglio degli Anziani e il Consiglio dei cinquecento (il Corps Législatif). Questo regime, una repubblica borghese, avrebbe potuto raggiungere la stabilità se la guerra non avesse perpetuato la lotta tra rivoluzionari e controrivoluzionari in tutta Europa. La guerra, inoltre, ha amareggiato gli antagonismi esistenti tra il Direttorio e i consigli legislativi in Francia e spesso ha dato origine a nuovi. Queste controversie sono state risolte da colpi di stato, soprattutto quelli di 18 Fructidor, anno V (4 settembre 1797), che ha rimosso i realisti dal direttorio e dai consigli, e di 18 Brumaire, anno VIII (9 novembre 1799), in cui Bonaparte abolito il direttorio e divenne il leader della Francia come il suo “primo console.”

Napoleone I

Primo Console Bonaparte, olio su tela di Antoine-Jean Gros, c. 1802; Museo Nazionale della Legion d’Onore, Parigi.

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Dopo la vittoria di Fleurus, il progresso degli eserciti francesi in Europa era continuato. La Renania e l’Olanda furono occupate e nel 1795 Olanda, Toscana, Prussia e Spagna negoziarono per la pace. Quando l’esercito francese sotto Bonaparte entrò in Italia (1796), la Sardegna venne rapidamente a patti. L’Austria fu l’ultima a cedere (Trattato di Campo Formio, 1797). La maggior parte dei paesi occupati dai francesi erano organizzati come “repubbliche sorelle”, con istituzioni modellate su quelle della Francia rivoluzionaria.

Napoleone I

Bonaparte sul Ponte di Arcole, 17 novembre 1796, olio su tela di Antoine-Jean Gros, 1796; nel Museo di Versailles.

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La pace nel continente europeo, tuttavia, non ha posto fine all’espansione rivoluzionaria. La maggior parte dei registi aveva ereditato il desiderio girondino di diffondere la Rivoluzione in Europa e ascoltato gli appelli dei giacobini all’estero. Così le truppe francesi nel 1798 e nel 1799 entrarono in Svizzera, nello Stato Pontificio e a Napoli e costituirono le repubbliche elvetica, romana e partenopea. La Gran Bretagna, tuttavia, rimase in guerra con la Francia. Incapace di effettuare uno sbarco in Inghilterra, il Direttorio, su richiesta di Bonaparte, decise di minacciare gli inglesi in India occupando l’Egitto. Un corpo di spedizione al comando di Bonaparte occupò facilmente Malta e l’Egitto, ma lo squadrone che lo aveva convogliato fu distrutto dalla flotta di Horatio Nelson nella Battaglia del Nilo il 14 Termidoro, anno VI (1 agosto 1798). Questo disastro incoraggiò la formazione di una Seconda Coalizione di potenze allarmate dal progresso della Rivoluzione. Questa coalizione di Austria, Russia, Turchia e Gran Bretagna ottenne grandi successi durante la primavera e l’estate del 1799 e respinse gli eserciti francesi alle frontiere. Bonaparte tornò quindi in Francia per sfruttare il suo grande prestigio e il discredito in cui i rovesci militari avevano portato il governo. Il suo colpo di stato del 18 Brumaire rovesciò il Direttorio e sostituì il consolato. Anche se Bonaparte proclamò la fine della Rivoluzione, egli stesso doveva diffonderla in nuove forme in tutta Europa.

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