L’acquedotto di Sylvius: applied 3-T magnetic resonance imaging anatomia e morfometria con rilevanza neuroendoscopica

Background: L’acquedotto di Sylvius (AqSylv) è una struttura di crescente importanza nelle procedure neuroendoscopiche. Tuttavia, non esiste attualmente una descrizione chiara e adeguata della normale anatomia dell’AqSylv.

Obiettivo: Per studiare in dettaglio finora non disponibili normale morfometria a risonanza magnetica e varianti anatomiche del AqSylv.

Metodi: Abbiamo studiato retrospettivamente le normali immagini di risonanza magnetica midsagittal T1-weighted 3-T in 100 pazienti. Abbiamo misurato le larghezze dell’AqSylv pars anteriore, ampolla e pars posteriore; il suo punto più stretto; e la sua lunghezza. Abbiamo registrato l’angolazione dell’AqSylv rispetto al terzo ventricolo come deviazioni multiple dell’asse lungo dell’AqSylv dalla linea bicommissurale di Talairach. Abbiamo determinato statisticamente i cambiamenti legati all’età e al sesso nella morfometria AqSylv utilizzando il coefficiente di correlazione di Pearson. Abbiamo misurato l’angolazione dell’AqSylv rispetto al quarto ventricolo e lo abbiamo correlato all’angolo cervicomedullare (un surrogato per la posizione della testa).

Risultati: I pazienti avevano dai 13 agli 83 anni di età (45% maschi, 55% femmine). La morfometria media era la seguente: larghezza anteriore pars, 1,1 mm; larghezza dell’ampolla, 1,2 mm; larghezza posteriore pars, 1,4 mm; lunghezza, 14,1 mm; punto più stretto, 0,9 mm; e angolazione in relazione al terzo e quarto ventricolo, 26 ° e 18°, rispettivamente. L’età è correlata positivamente con la larghezza e negativamente con la lunghezza dell’AqSylv. Non c’era alcuna correlazione tra l’allineamento di AqSylv rispetto al forame magnum e l’angolo cervicomedullare.

Conclusione: Le dimensioni normative dell’AqSylv in vivo sono in contrasto con la morfometria cadaverica pubblicata. L’AqSylv si allarga e si accorcia con l’involuzione cerebrale. La consapevolezza di queste normali morfometrie è molto utile quando il posizionamento dello stent è un’opzione durante l’acquedottoplastica. I dati riportati sono preziosi per guidare la gestione neuroendoscopica dell’idrocefalo e della stenosi acqueduttale.

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