La chirurgia della cardiomiopatia ipertrofica rimane controversa. La procedura più sicura e la procedura semplice è la sostituzione della valvola mitrale. La miomectomia settale è difficile a causa della scarsa esposizione chirurgica e delle complicanze: resezione incompleta, blocco cardiaco completo, difetto del setto ventricolare.
Presentazione del caso: Un uomo di 56 anni con cardiomiopatia ipertrofica, doppia stenosi coronarica e rigurgito mitralico di grado II da movimento sistolico anteriore era stabile da molto tempo sotto trattamento con b-bloccanti. Ha sviluppato l’angina e il circonflex e le arterie discendenti anteriori sinistre erano stented. La re-stenosi si è sviluppata nello stent discendente anteriore sinistro e il paziente è stato sottoposto a intervento chirurgico. Il gradiente intraventricolare era di 80 mmHg e lo spessore massimo del setto di 28 mm. È stato trattato con successo con miomectomia settale e bypass sull’arteria discendente anteriore sinistra con l’arteria toracica interna sinistra. L’ecografia transesofagea perioperatoria è stata utilizzata per stabilire i limiti della resezione chirurgica e per controllare il gradiente residuo. Il paziente è asintomatico 6 mesi dopo la procedura, ha un gradiente residuo di 30 mmHg e un rigurgito mitralico di grado I.
Conclusione: La miomectomia settale è un’alternativa sicura alla sostituzione della valvola mitrale per la cardiomiopatia ipertrofica. Questa procedura deve essere guidata dall’ecografia transesofagea perioperatoria per evitare la resezione incompleta.