Pappagallo Timneh

Su una popolazione totale stimata di 120.000–259.000 singoli uccelli, le popolazioni più grandi sono in Costa d’Avorio (54.000–130.000) e Liberia (50.000–100.000). Negli altri paesi della fascia, i numeri stimati sono Sierra Leone (11.000–18.000), Guinea (5.000–10.000) e Guinea-Bissau (100-1.000), con numeri insignificanti nel Mali meridionale. Le indagini indicano che la specie è scomparsa dalle foreste intorno al Monte Nimba e nella contea di Nimba, Liberia.

Il pappagallo Timneh sta subendo un declino demografico sia a causa della perdita del suo habitat forestale che per il commercio internazionale di uccelli selvatici. La frammentazione e la perdita delle foreste, così come i cambiamenti climatici, sono diventati un fattore importante nella disponibilità di cibo per i pappagalli. La capacità delle specie di tracciare il cibo (come piante e parti di piante tra cui frutta, semi, fiori, germogli di foglie e linfa) e cambiare dieta determina la capacità delle specie di far fronte ai cambiamenti ambientali; è un fattore che contribuisce al declino della popolazione del pappagallo Timneh. change Lumped con il pappagallo del Congo strettamente correlato come il grigio africano, è uno degli uccelli da compagnia più popolari negli Stati Uniti, in Europa e in Medio Oriente grazie alla sua longevità e capacità di imitare il linguaggio umano.

Nel gennaio 2007, il Comitato per gli animali della CITES ha imposto un divieto di due anni sulle esportazioni di pappagalli Timneh dalla Sierra Leone, dalla Liberia, dalla Costa d’Avorio e dalla Guinea, mentre l’importazione di uccelli catturati allo stato selvatico nell’UE è stata vietata nello stesso anno. Nonostante ciò, nel 2009, la Guinea ha esportato 720 uccelli. Il commercio legale, monitorato dalla CITES, può costituire solo una piccola parte del numero totale di persone intrappolate in natura.

Nel 2012, BirdLife International ha dato al pappagallo Timneh lo status di specie completa sulla base di differenze genetiche, morfologiche, piumaggio e vocali e lo ha classificato come in pericolo nel 2016.

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