Pretore, Pretori plurali, o Pretori, nell’antica Roma, un ufficiale giudiziario che aveva un’ampia autorità nei casi di equità, era responsabile della produzione dei giochi pubblici e, in assenza di consoli, esercitava un’ampia autorità nel governo.
L’istituzione dei consoli sorse intorno al 510 a. C.con la cacciata dei re. C’erano due consoli, che non solo controllavano il tesoro e detenevano l’autorità suprema nel governo, ma guidavano anche truppe, rendendo necessaria la loro assenza da Roma per lunghi periodi. Originariamente, il titolo di pretore era limitato a un magistrato, ma c. 337 ac l’ufficio è stato aperto ai plebei. Fino al 242 a. C.c’era un solo pretore che si occupava di questioni di equità tra i cittadini romani. A quel tempo un secondo pretore è stato istituito per gestire le cause in cui una o entrambe le parti erano stranieri. L’ufficio originale fu rinominato praetor urbanus e il nuovo ufficio fu chiamato praetor peregrinus. In vari momenti successivamente, il numero di pretori variava. Verso il 227 a.C. furono nominati altri due pretori pellegrini per la Sicilia e la Sardegna, e verso il 197 a. C. altri due furono nominati per amministrare la Spagna. All’inizio del i secolo a. C. il console Lucio Cornelio Silla aumentò il numero dei pretori a otto. Due continuarono a presiedere le questioni civili mentre le altre sei furono assegnate a tribunali specifici: estorsione, corruzione, appropriazione indebita, tradimento, aggressione, omicidio e contraffazione. Dopo un anno di servizio erano soliti divenire governatori provinciali.
Fin dai primi tempi il pretore come amministratore civile emise un editto che indicava la procedura con cui sarebbe stato guidato. Circa 67 ac, divenne vincolato dalla legge a seguire il suo editto. In definitiva, l’editto, così come modificato nel corso dei secoli, divenne uno dei fattori più importanti per modellare e adattare il diritto romano alle nuove condizioni e ai principi di equità e buona fede. Sotto l’imperatore Adriano nel 2 ° secolo dc un” editto perpetuo ” è stato codificato e pubblicato. A quel tempo, tuttavia, la giurisdizione pretoriana era stata circoscritta dall’imperatore. Nel tardo Impero romano la maggior parte dei pretori scomparve, ma il pretore urbano rimase, con la responsabilità di fornire i giochi pubblici.