Il sito archeologico più affascinante della Sicilia comprende l’antica città in rovina di Akragas, evidenziata dallo straordinario Tempio della Concordia, uno dei numerosi templi in cima alla cresta che un tempo fungeva da faro per i marinai di ritorno a casa. Il parco di 13 kmq, 3 km a sud di Agrigento, è diviso in zone orientali e occidentali. Le biglietterie con parcheggi si trovano all’angolo sud-ovest del parco (l’ingresso principale di Porta V) e all’angolo nord-est vicino al Tempio di Hera (Ingresso est).
Zona orientale
Se hai solo il tempo di esplorare parte del sito, rendilo la zona orientale, dove troverai i tre templi meglio conservati. Il Tempio di Hera, V sec. a. C., è arroccato sul bordo di un crinale. Anche se in parte distrutto da un terremoto nel Medioevo, gran parte del colonnato rimane intatto, così come un lungo altare, originariamente utilizzato per i sacrifici.
Da qui, il sentiero prosegue verso ovest, superando un ulivo nodoso di 800 anni e una serie di tombe bizantine costruite nelle mura della città, fino al Tempio della Concordia. Questo notevole edificio, il modello per il logo dell’Unesco, è sopravvissuto quasi interamente intatto da quando è stato costruito nel 430 AC. Nel 1748 il tempio fu riportato alla sua forma originale e gli fu dato il nome con cui è ora conosciuto.
L’ultimo dei templi della zona, il Tempio di Ercole, è il più antico, risalente alla fine del vi secolo a.C. Otto delle sue 38 colonne sono state sollevate e si può vagare per i resti del resto.
Giù dai templi principali, puoi vedere un piccolo tempio situato su una base alta. Questa è conosciuta come Tomba di Terone, anche se risale al 75 a.C., circa 500 anni dopo la morte di Terone, tiranno greco di Agrigento.
Zona Occidentale
La caratteristica principale della zona occidentale è il rudere sbriciolato del Tempio di Giove. Coprendo un’area di 112m per 56m con colonne alte 20m, questo sarebbe stato il più grande tempio dorico mai costruito se la sua costruzione non fosse stata interrotta dai cartaginesi che saccheggiavano Akragas. Il tempio incompleto fu in seguito distrutto da un terremoto.
A breve distanza, quattro colonne segnano il Tempio dei Dioscuri, un tempio del V secolo a.C. distrutto da un terremoto e parzialmente ricostruito nel xix secolo. Poco dietro si trova un complesso di altari e piccoli edifici che si ritiene facciano parte del VI secolo a.C. Santuario delle Divine Ctoniche.
In una fessura naturale vicino al santuario si trova il Giardino della Kolymbetra, un rigoglioso giardino di ulivi e agrumi intervallati da oltre 300 specie di piante etichettate e da alcuni tavoli da picnic di benvenuto.