Fermio (Fm), elemento chimico sintetico della serie degli attinoidi della tavola periodica, numero atomico 100. Il fermio (come isotopo fermium-255) è prodotto dall’intensa irradiazione neutronica dell’uranio-238 ed è stato identificato positivamente dal chimico americano Albert Ghiorso e colleghi a Berkeley, in California, in detriti prelevati dalla prima esplosione di prova termonucleare (bomba all’idrogeno) (novembre 1952), “Mike”, nel Pacifico meridionale. L’elemento prende il nome dal fisico americano di origine italiana Enrico Fermi.
Tutti gli isotopi del fermio sono radioattivi. Le miscele degli isotopi fermio-254 (emivita di 3,24 ore), fermio-255 (emivita di 20,1 ore), fermio-256 (emivita di 2,6 ore) e fermio-257 (emivita di 100,5 giorni) sono state prodotte in un reattore ad alto flusso di neutroni dall’intensa irradiazione a neutroni lenti di elementi di numero atomico inferiore, come il plutonio.
La stabilità dell’isotopo fermium-257 renderebbe possibile lavorare con quantità pesabili di fermio. Tuttavia, l’unico metodo pratico di produzione del fermio, la cattura multipla di neutroni in un reattore ad alto flusso, ha prodotto solo quantità di picogramma (1 picogramma = 10-12 grammi) di fermio-257, troppo piccole per eseguire la chimica con campioni puri. Di conseguenza, tutti gli studi di chimica del fermio sono stati fatti sulla scala del tracciante. Il fermio esiste prevalentemente nello stato di ossidazione + 3; ci sono anche prove per lo stato + 2 in condizioni altamente riducenti, in parallelo al comportamento di riduzione dell’ossidazione dell’itterbio lantanoide. Fermium metal puro non è stato preparato, ma studi di volatilità sono stati effettuati con leghe che sono soluzioni diluite di fermium metal in samario e itterbio, indicando che fermium sembra essere un metallo bivalente. Fermium-250 (emivita di 30 minuti), il prodotto di decadimento alfa del nobelio, è stato utilizzato per accertare l’esistenza di nobelium-254.
+2, +3
5f 127s2